LECCE- “Perrone ha vinto grazie all’unità del PdL e noi eravamo nel Popolo delle Libertà, oggi ci dica se ha ancora bisogno di noi o meno. Non cerchiamo ruoli o poltrone ma chiarezza su posizioni diverse ma che potrebbero convivere nel centro destra, se non gli interessiamo più, invece, lo dica“. Così l’onorevole Luigi Vitali ai nostri microfoni malgrado la fuga di notizie su un riservato incontro tra il coordinatore provinciale di Forza Italia, Paride Mazzotta ed il Primo cittadino di Lecce. Secondo alcuni Mazzotta sarebbe andato a pretendere un posto in giunta per Nunzia Brandi, donna vicina all’ex consigliere pugliese Aldo Aloisi appoggiato nell’ultima competizione elettorale per le Regionali proprio dal padre di Mazzotta e Sindaco di Carmiano ma, alla fine, non avrebbe avuto alcuna certezza se non la rassicurazione di una disponibilità ma per Vitali, segretario regionale degli azzurri, le parole non bastano.
“Se coloro che il 31 Maggio hanno votato per una coalizione opposta a quella di forza Italia non ufficializzano ora la propria posizione ritengo sia difficile poter andare d’accordo”, il numero uno berlusconiano in Puglia pretende una dichiarazione di alleanza oltre a volere, entro settembre, la definitiva soluzione di chi sta con Fitto e chi con Forza Italia così come ribadisce da mesi. Dall’entourage dei conservatori e riformisti di Palazzo Carafa bocche cucite sino a nuovo ordine. Qualcuno direbbe: prima di una nostra azione vediamo cosa succederà a Roma e se ci sarà realmente la costituzione del Gruppo fittiano alla Camera e poi valuteremo. Ma la verità è anche legata ad una diversa visione tra il Sindaco Perrone e l’onorevole Marti, il primo contrario al rimpasto pur dichiarandosi possibilista su tutto, il secondo pro nuova giunta in chiave alternativa al primo cittadino e per confezionare una successione a sua immagine e somiglianza ed alternativa ai progetti dell’uscente Perrone.
Anche in Forza Italia la voce non è unica e per molti differente tra ciò che rivendicherebbe Mazzotta, secondo alcune indiscrezioni di stampa, e quanto ha dichiarato Vitali. Una fetta disinteressata ai giochi di palazzo seguirebbero la posizione del coordinatore regionale che non mirerebbe ad un mero cambio di nomi senza una chiarezza politica ed, in vista anche delle future elezioni, ribadirebbero, innanzitutto, la volontà di costruire una leadership nuova per la successione a Paolo Perrone. Leadership che, secondo le tesi dello stesso coordinatore regionale berlusconiano, non può passare da nomi triti e ritriti negli anni ma da novità e neo attivisti di questo territorio con dignità, capacità e storia personale.