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Guendalina, alcolici vietati dopo le 2. Vale per tutti. Così cambia il ritmo della notte

SANTA CESAREA T.-Non potrà essere somministrato alcol dopo le due di notte. Il divieto, già esistente ma mai rispettato, si aggiunge alla lista delle prescrizioni che la Prefettura di Lecce ha inoltrato alla discoteca Guendalina di Santa Cesarea Terme, dove all’alba di domenica è morto Lorenzo Toma. Vale, però, non solo per questa, ma per tutti i locali. Si aggiunge al giro di vite sugli orari di chiusura, fissata per le 4 del mattino, e forma con questa il combinato disposto destinato a cambiare le notti nel Salento.
È in applicazione dell’articolo 6 della legge 160 del 2007, varata per modificare il codice della strada e incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione. Fa parte dei punti sottolineati di rosso e contenuti nell’elenco che i gestori del locale cesarino hanno ritirato nel pomeriggio in Questura, a Lecce. Già da sabato, al Guendalina ci saranno fisse due ambulanze private con medico a bordo e defibrillatore e sarà avviata una campagna di sensibilizzazione contro abuso di alcolici e consumo di droga, con alcoltest usa e getta all’uscita e cartelloni riportanti lo slogan #noalladrogaamiamolamusica.

Ad ogni modo, non ci saranno solo rispetto rigoroso di orari e capienza, rafforzamento dei controlli all’interno e all’esterno, obbligo di prevedere presidi sanitari. La stretta sulla vendita di alcolici, con divieto assoluto per i minori e dopo le 2 di notte per i maggiorenni, sarà fondamentale. L’inosservanza della norma comporterà il rischio sospensione della licenza da sette a trenta giorni. Ci saranno controlli mirati su questo punto.

Ma è ovvio che questo significa iniziare a rivedere le abitudini della gente e tutta la scaletta della movida salentina, perché è un problema di filiera. Lo ha sottolineato, subito fuori dalla Questura, il titolare del Guendalina, Vincenzo De Robertis: “non si può incidere solo sull’ultimo anello della catena, ma vanno riportati nei giusti ranghi anche quelli precedenti”. Il riferimento è alle feste in spiaggia fino alle 21, alle cene nei ristoranti fino e oltre la mezzanotte, ai predisco nei bar fino alle 2-3 del mattino, prima di arrivare nei locali da ballo. Il modello di riferimento resta l’Ushuaia di Ibiza, aperto dalle 18 a mezzanotte. Il ballo di giorno e non di notte, quindi. Ecco perché, secondo i gestori delle discoteche, bisogna regolamentare un po’ tutto quello che c’è a monte.

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