LECCE- Per la prima volta, dopo trimestri in caduta libera, aumentano le ditte artigiane. Lo conferma il quinto report sulla nati-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere.
Il saldo positivo è dovuto, principalmente, all’apertura di 69 ditte di costruzioni, all’incremento delle attività di servizi e delle agenzie di viaggio e noleggio. Diminuiscono, invece, le attività manifatturiere che hanno perso 21 unità .
Nel dettaglio, la provincia di Lecce rappresenta il 25,4 per cento delle aziende artigiane, con un aumento di 98 unità. Segue la provincia di Taranto dove le imprese artigiane sono cresciute di 23 unità , pari ad un tasso positivo dello 0,3 per cento; mentre la provincia di Brindisi rappresenta il 10 per cento delle aziende artigiane, con un aumento di 13 unità.
«I dati elaborati dal nostro Centro Studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – registrano per la prima volta dopo molto tempo l’arrestarsi dell’emorragia delle imprese artigiane pugliesi. Tutto ciò – continua il presidente – documenta ancora una volta che, in un contesto decisamente sfavorevole, come quello drammaticamente descritto dal recente rapporto Svimez sul Mezzogiorno, se ci sono imprese che continuano a nascere, quelle sono le imprese artigiane. Queste ultime sono le uniche ad avere le caratteristiche di adattabilità necessarie a farle attecchire anche in un territorio a rischio di desertificazione imprenditoriale».