UGENTO- Elevate concentrazioni di Ostreopsis ovata, nota come alga tossica, sulle coste salentine. L’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione dell’Ambiente, ha comunicato i dati del monitoraggio relativi alle ultime due settimane di luglio: livello massimo rosso in sette punti della Puglia con picchi anche di tre milioni di cellule di alga al litro a porto Badisco e a Ugento, a Punta Mecolone, oltre che di un milione e 802mila alla Forcatella in provincia di Brindisi.
L’alga tossica è un organismo unicellulare che attecchisce sui fondali rocciosi, in acque calme, calde e ben illuminate. Ha origine dai mari tropicali ma è stata importata qui nell’Adriatico dove si è adattata e si è pian piano sviluppata. Le prime segnalazioni nelle acque pugliesi risalgono al 2000. Le sue tossine hanno effetti sia sugli uomini sia sugli organismi marini (ricci, stelle di mare, molluschi).
L’Arpa fa sapere che si sono riscontrati casi di malessere tra i bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e sopratutto dopo mareggiate (che favoriscono la formazione di aerosol marino, che può diffondere la tossina nell’aria).
Ecco perché, nel caso di certificata fioritura dell’alga, si deve limitare il consumo soprattutto dei ricci.