Cronaca

Parcheggi selvaggi e abusivi sulla scogliera a rischio crollo, il paradosso: sono a pagamento

SAN FOCA- Si alza la sbarra, si paga il ticket con tanto di ricevuta, si lascia l’auto e si va al mare. All’apparenza è tutto regolare, ma in verità si tratta di un parcheggio abusivo a tutti gli effetti e in uno dei luoghi più pericolosi per l’incolumità pubblica, le falesie a rischio crollo di San Foca. “A questo punto, chiederò l’intervento dei carabinieri e invierò di nuovo i vigili”, fa sapere il sindaco di Melendugno, Marco Potì.

È il paradosso che si vive in località San Basilio: decine di automobili, ogni giorno, posteggiano lì, in un’area privata adiacente al demanio, proprio sulla scogliera in cui insistono divieti perché, com’è noto, continua a sfaldarsi.

Ma è in zona che, non curanti del tutto, è stato organizzato un vero e proprio servizio di parcheggio, mai autorizzato né autorizzabile. La richiesta di avviarlo, presentata da una società, ha ricevuto il parere negativo della locale commissione per il paesaggio dell’Unione dei Comuni. La motivazione è duplice: non soltanto ci sono ordinanze della capitaneria di porto che inibiscono l’accesso alle falesie ma c’è anche una scelta politica del Comune di evitare i parcheggi lato mare.

“Abbiamo posizionato decine di cartelli di divieto sui costoni – dice Potì – ma vengono fatti puntualmente sparire. Chiederò il supporto dei carabinieri. Ma intanto si lavora per un’alternativa: è ancora ferma negli uffici della forestale l’istruttoria per l’apertura di un parcheggio sull’altro lato della litoranea. Il rischio, infatti, è che le auto vengano lasciate lungo la carreggiata e questo è altrettanto pericoloso”.

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