BRINDISI- Il carbone abbandona il parco scoperto e prende vita un’opera da 150 milioni di euro di grande importanza per l’ambiente e il territorio. Si tratta del carbonile coperto della centrale Enel ‘Federico II’ di Brindisi, su cui i lavori stanno per volgere al termine. In contemporanea stanno iniziando le prove tecniche di messa a punto dei nastri trasportatori e delle macchine necessarie allo stoccaggio del carbone: il combustibile fossile sarà trasportato dalle navi giunte nel porto di Costa Morena all’interno del carbonile coperto attraverso un percorso totalmente chiuso. Si procederà dunque alle prove che prevedono la ripresa del carbone per l’invio ai gruppi di produzione, anch’esso mediante un percorso totalmente coperto.
Composto da due cupole dette ‘dome’, il nuovo carbonile è un’opera di alta ingegneria in grado di garantire ulteriormente la sostenibilità ambientale dell’impianto brindisino.
L’opera è interamente automatizzata ed è stata realizzata in adiacenza e sostituzione dell’attuale parco di stoccaggio che verrà pertanto dismesso grazie alle nuove installazioni. Entro la fine di settembre il carbone sarà per sempre isolato all’interno del nuovo carbonile coperto.