Eseguita l’autopsia sul corpo di Mohamed: morto per arresto cardiocircolatorio

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LECCE-  Ad uccidere Mohamed Abdullah, il bracciante sudanese deceduto lunedì sotto il sole mentre raccoglieva pomodori è stato un arresto cardiocircolatorio. È l’esito dell’autopsia effettuata dal medico legale Alberto Tortorella e disposta dal pm Paola Guglielmi che sta coordinando le indagini.

La tragedia in un campo nelle campagne di Nardò, sotto gli occhi dei tanti braccianti che con una temperatura di 40 gradi lavoravano nel primo pomeriggio.

Un infarto quindi che potrebbe essere stato causato da un colpo di calore. Ulteriori esami accerteranno se l’uomo, di 47 anni, soffrisse di altre patologie. La salma è stata restituita alla famiglia che la riporterà a casa, a Caltanissetta. Intanto le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità. Sul registro degli indagati sono stati iscritti marito e moglie titolari dell’azienda e un cittadino sudanese che avrebbe svolto il ruolo di intermediario.

 

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