Cgil Vs Arpa: “Affidamenti senza appalti per un milione di euro”, si punta all’anticorruzione

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LECCE- Accordi e convenzioni stipulati senza aver prima pubblicato alcun bando di gara. Valore complessivo: oltre un milione di euro. La Cgil chiede conto ad Arpa Puglia nella lettera inviata al direttore generale Giorgio Assennato e per conoscenza anche al governatore Michele Emiliano. Nel mirino sono finiti i rapporti tra l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e altri enti negli ultimi sette anni, a partire dal 2008. Il nodo è se ricadano o meno nell’ambito della normativa in materia di accordi tra pubbliche amministrazioni o se, invece, era obbligatoria l’indizione di gare d’appalto.
Si chiede risposta entro 15 giorni, poi la Funzione pubblica della Cgil ha già annunciato di volersi rivolgere all’Autorità nazionale anticorruzione “per un apposito parere e di porre in essere ogni altra eventuale azione a tutela dell’interesse pubblico”. Per il sindacato, infatti, quei soldi potevano essere spesi per potenziare mezzi e personale interno nell’Arpa più sottodimensionata d’Italia.

“Certe attività non possiamo svolgerle all’interno – ha replicato il direttore Giorgio Assennato sul fattoquotidiano.it -. Le convenzioni in essere, già ridotte rispetto al passato, sono vitali dal punto di vista amministrativo e scientifico. E su alcuni aspetti non abbiamo neanche le competenze”.

La Cgil però insiste nel ricordare che “al fine di ricorrere allo strumento convenzionale ‘diretto’ tra amministrazioni aggiudicatrici è necessaria la sussistenza di precise condizioni”. Tra queste, la “reciproca collaborazione” e la fornitura di servizi “indistintamente a favore della collettività e gratuitamente”, oltre al fatto che “i movimenti finanziari tra i soggetti si configurino solo come ristoro delle spese sostenute”.

“L’affidamento diretto – ha rimarcato il sindacato – è consentito solo per servizi e forniture inferiori a quarantamila euro”.

Sotto la lente ci sono 190mila euro dati all’ “Ospedale Saverio De Bellis” di Castellana Grotte “per l’elaborazione delle competenze retributive da corrispondere al personale Arpa”, 7000 euro al mese per 300 buste paga. Ancora, 130mila euro oltre oneri fiscali a partire dal 2012 al Policlinico di Bari per le “prestazioni di servizi nella gestione giuridica, economica e previdenziale del personale”. Per il monitoraggio dei corpi idrici superficiali, nel dicembre 2014, è stata stipulata una convenzione con Irsa-Cnr mettendo a disposizione “un ammontare massimo di 372.500 euro”, mentre, come puntualizza la Cgil, “presso il Dipartimento provinciale di Taranto è attivato un Polo di specializzazione microinquinanti organici dell’Arpa” dotato di idonea strumentazione.

 

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