Cronaca

Depuratori, Goletta Verde: “Inquinate acque di fronte al Canale Samari a Gallipoli”

GALLIPOLI-  Sono inquinate le acque in corrispondenza del canale dei samari a gallipoli. “fortemente inquinate”, nel brindisino, quelle alla foce del canale Giancola e alla foce del torrente Reale (località Torre Guaceto), oltre a quelle allo sbocco del depuratore su via dei Pioppi a Ostuni. risultano “fortemente inquinato”, inoltre, quelle alla foce del fiume Ostone a Marina di Lizzano.A dare il responso delle analisi è Goletta Verde, per cui risulta migliore la qualità delle acque in Puglia, ma restano le criticità su tutti i tratti di mare interessati dallo sbocco di fiumi e canali.

A Gallipoli, la storia si ripete. Tirano un sospiro di sollievo, invece, altre parti di litorale salentino. Nei limiti di legge, infatti, sono risultati i campionamenti effettuati nei pressi della scogliera Porto Gaio di Gallipoli; sulla spiaggia Punta Prosciutto di Porto Cesareo e su quella di Felloniche a Castrignano del Capo.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente nei giorni 24, 25 e 26 giugno. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione, “fortemente inquinati” quelli che li superano di più del doppio.

Per questo l’associazione ha chiesto ai sindaci di fare fronte comune per chiudere il ciclo della depurazione con la realizzazione dei recapiti finali e al neogovernatore Emiliano di istituire una cabina di regia fra assessorati competenti per puntare al massimo utilizzo in agricoltura dell’acqua depurata e affinata.

D’altronde, continua a scaricare in falda, nel Leccese, il depuratore di Uggiano la Chiesa, tanti quelli sottoposti all’attività dell’autorità giudiziaria: Galatina-Soleto, Montesano Salentino, San Cesario, Otranto.

Dei 5 impianti di affinamento pugliesi, solo tre sono regolarmente in esercizio, ovvero Corsano (volume riutilizzato 2014 in agricoltura: 137.975 mc), Gallipoli (volume riutilizzato 2014 in agricoltura: 445.739 mc), Ostuni (volume riutilizzato 2014 in agricoltura: 38.978 mc).

Lo scorso anno, l’Unione Europea ha avviato una nuova procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane (procedura n. 2014/2059 del 31 marzo 2014). Dopo già due condanne a carico del nostro Paese, che hanno coinvolto anche agglomerati pugliesi (Casamassima, San Vito dei Normanni, Casarano, Porto Cesareo, Supersano, Taviano, Monteiasi, Francavilla Fontana e Trinitapoli), l’attuale procedura di infrazione ne interessa 37. Di questi sono 20 gli impianti di depurazione per i quali è in corso l’attività di progettazione (S. Severo, Ascoli Satriano, Castro, S. Ferdinando di Puglia, Poggiardo, Faeto 1, Faeto2, Maglie, Taviano, Specchia, Volturino, Montemesola, Carlantino, Casarano, Supersano, Castrignano del Capo, Castellaneta Marina, Mattinata, Zapponeta e Ginosa Marina).

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