LECCE- Il Tar del Lazio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dello “Spalmaincentivi”. Il decreto, come è noto, ha rappresentato un tentativo del Governo di ridurre il costo delle bollette elettriche incidendo sugli incentivi che erano stati concessi agli investitori delle imprese del settore del fotovoltaico.
Con un gran numero di ricorsi – buona parte dei quali proposti dagli avvocati Andrea Sticchi Damiani e Francesco Saverio Marini – le imprese hanno, impugnato davanti al giudice amministrativo la legge rilevando, nella sostanza, come gli impegni economici e finanziari erano strettamente correlati all’incentivo come determinato dallo Stato e che la successiva rimodulazione finiva per modificare retroattivamente, e dunque in lesione del legittimo affidamento, gli impegni assunti dall’autorità pubblica. Doglianze che il TAR non ha ritenuto infondate e che ha sottoposto all’attenzione della Corte costituzionale.
Nella stessa occasione il TAR ha anche deciso sulla giurisdizione e sull’ammissibilità delle azioni di accertamento del diritto a mantenere le condizioni di incentivazione stabilite nelle Convenzioni stipulate con il GSE, proposte dalle società del settore fotovoltaico.
La decisione del Tar Lazio costituisce senz’altro una prima vittoria per gli operatori del settore, sebbene la norma contestata continuerà a produrre i suoi effetti fino all’eventuale sentenza di incostituzionalità.