Politica

Per Emiliano maggioranza tutta al maschile, alle donne gli assessorati esterni?

BARI- Chiuse le urne, tracciato il quadro, per gli esclusi – eccellenti e non – è tempo di capire quanto margine ci sia per un eventuale ricorso. La legge elettorale, nuova e complessa, ha lasciato qualche incertezza e non solo negli elettori. Uno dei probabili motivi di ricorso è quella clausola tutta nuova che chi non è riuscito a saltare l’asta entrando di diritto in via Capruzzi sostiene sia stata mal interpretata nelle urne: il voto al candidato consigliere vale anche se scritto in liste altrui.

Se questo è stato effettivamente un problema lo si capirà tra non molto, certo è che le quasi 141mila schede non valide non sono certo poche.

Ma tant’è, per il momento. Il neo governatore Michele Emiliano si ritrova senza donne in maggioranza e con un secco no alla proposta di un assessorato, da parte della pattuglia grillina capitanata da Antonella Laricchia.

Dunque quello della decima legislatura sarà un esecutivo prevalentemente maschile viste le catene imposte dalla legge regionale votata nel 2012 che prevede 10 assessori di cui al massimo 2 esterni. Emiliano ad Open annunciò che, se elette, tutte le capolista sarebbero state promosse in giunta. Ma ora che nessuna ha passato il turno, è plausibile pensare che, dopo i no dei grillini, i due assessorati esterni possano essere attribuiti proprio alle donne. A chi in particolare è ancora prematuro dirlo, ma nei commenti del dopo voto avanza l’ipotesi di attribuirne uno a Loredana Capone, esclusa eccellente di questa competizione ma che comunque è risultata una delle donne più suffragate delle regionali. Meno probabile, stante il risultato conseguito, Desirée Digeronimo, non è esclusa Antonella Vincenti di Brindisi. E gli uomini? Negli ambienti vicini al governatore circolano i nomi del super suffragato barese Lacarra, già assessore alle opere pubbliche del Comune di Bari, di Gianni Giannini assessore regionale uscente e dell’ex prefetto Nunziante.

Dalla provincia di Lecce si alza la voce di Sergio Blasi che rivendica una posizione di primo piano per il Salento che, dice, “in questa tornata elettorale ha espresso un consenso massiccio e convinto verso il Pd e il presidente Emiliano, oltre che il consigliere regionale più suffragato in Puglia, merita di veder riconosciuta la sua importanza nel futuro governo della Regione”. Ma Emiliano è imprevedibile ed abituato a sparigliare le carte, potrebbe anche decidere di portare avanti l’idea delle primarie nella sagra per scegliere gli assessori.

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