
LECCE- Sismografo piatto. Nessuna scossa di assestamento viene registrata ufficialmente tra le stanze della sede di Piazza Mazzini. In casa Lecce non trapelano indiscrezioni, una sola certezza semmai. Nessun contatto è avvenuto tra società e potenziali acquirenti, eppure qualcosa sembra muoversi.
Probabilmente Tesoro entrerà in contatto con qualcuno il cui identikit sarebbe stato tracciato negli ultimi giorni, solo nel corso della prossima settimana. La cordata laziale messa insieme da un attento lavoro di regia dell’avvocato Saverio Sticchi Damiani lavora a fari spenti e probabilmente tale atteggiamento suggerisce che a breve dopo aver valutato i documenti della società prodotti dallo stesso professionista vicino alla società, potrebbe avvenire il primo contatto.
I tempi sembrano essere maturi per intavolare una trattativa anche perché a breve la società si dovrà confrontare anche con le prime scadenze prima ancora di arrivare a quella piu’ importante del 30 giugno relativa all’iscrizione al campionato. Non è da trascurare l’attendibilità della cordata espressa dallo stesso Savino Tesoro che potrebbe giocare a favore della risoluzione della vicenda, si sa che i buoni rapporti sono alla base di un dialogo impostato sulla reciproca disponibilità ad affrontare ogni situazione spigolosa legata alla cessione della società. Sullo sfondo c’è anche la cordata leccese, in questo caso i rapporti tra gli imprenditori salentini e l’attuale presidente giallorosso non sembrano essere partiti con il piede giusto, lo si evince dalle continue frecciatine che i protagonisti hanno affidato a comunicati stampa e dichiarazioni varie.
Gli affari pero’ sono affari e qualche incomprensione potrebbe anche passare in secondo piano davanti a valide intenzioni dimostrate con fatti concreti. Forse sono proprio questi a mancare in questo momento, probabilmente la prossima settimana sarà quella giusta per avviare concretamente i primi contatti.
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