LECCE- La bellezza della tavola e quella dell’archeologia. La passione dell’agroalimentare e la sfida per una crescita in sintonia con l’ambiente. Tutti attorno a un tavolo per discutere a Lecce del turismo culturale nella competizione internazionale. Nuovo appuntamento, mercoledì scorso, per la rassegna “Barocco leccese. Oltre il visibile. Cibo per l’anima”. Una riflessione sulla “nostra grande bellezza matrice di grande ricchezza”, con le riflessioni, tra gli altri, del prof. Francesco d’andria sulle ricerche archeologiche a Rudiae; del preside della facoltà di economia, amaedeo maizza, sul potenziale di valore dei tipici agroalimentari; della docente di geografia del turismo anna trono e, infine, dell’imprenditore roberto fatano sul ruolo dell’impresa sullo sviluppo sostenibile del salento.
“Con il suo pay off NUTRIRE IL PIANETA – ha rimarcato Fatano – Expo ha tracciato linee guida precise: ci sono risorse che devono essere adeguatamente utilizzate. Acqua, energia, ambiente e soprattutto derrate alimentari devono essere convogliate non solo verso il profitto, ma verso l’etica di impresa. il Salento deve saper creare nuovi modelli di sviluppo e proporre una nuova economia sostenibile che elimini gli sprechi. Le imprese del territorio dovranno sviluppare, quindi, una nuova responsabilità etica verso il sistema produttivo e verso la comunità”
In serata la nuova tappa, alle 20,30, in piazza Sant’Oronzo, ai piedi della colonna romana, per l’avvio della passeggiata culturale nel borgo antico con lo studioso Gianni Binucci, “dalla Lupiae romana alla Lecce barocca”. Domani, la chiusura con il finissage della mostra personale di Gabriella Legno e il concerto “Tra barocco e rococo’, musiche alla corte di Potsdam”.
