GALATONE- È stato l’incrocio di elementi e circostanze tra due episodi accaduti la stessa notte e negli stessi luoghi a portare carabinieri e polizia a ricostruire le circostanze di una rapina in casa di un anziano solo immobilizzato sul letto, picchiato e derubato la notte tra il 24 e il 25 aprile.
I carabinieri di Gallipoli hanno arrestato Sebastiano ZAMBONINI , 30enne e Andrea CALAMAIO Andrea, 40 anni , entrambi di Galatone. Il primo, qualche ora dopo, era finito in ospedale con un taglio alla gola. Ha rischiato di morire sgozzato, i medici lo hanno salvato in extremis. Un racconto confuso il suo: una caduta sulle lamiere dopo aver scavalcato un muro, che non ha convinto nessuno. A tagliargli la gola era stata la vittima della rapina, un ex bidello, che per difendersi dai due, piombati in casa nel cuore della notte, aveva impugnato un coltello.
Sebastiano Zambonini non se ne era accorto, è stato ferito, ma ha continuato con il complice a rovistare alla ricerca del poco denaro, 400 euro insieme a dei buoni postali, che la vittima aveva in casa. All’arrivo dei carabinieri di Gallipoli e Galatone in quella casa di campagna isolata, c’era sangue ovunque.
Che Zambonini avesse a che fare con la rapina è stato chiaro da subito, ma le prove sono arrivate dopo,con un sms inviato dall’ospedale al complice e in cui lo avvertiva che i carabinieri avevano capito tutto. Poi la confessione e l’arresto disposto dal gip Cazzella su richiesta del pm Licci che ha coordinato le indagini.
Un episodio brutale, ai danni di una persona sola e indifesa, tra l’altro dello stesso paese della vittima. Un anziano finito in ospedale pieno di ematomi e contusioni, ma la cui reazione ha determinato la cattura dei suoi aguzzini.