LECCE- Lo scorso venerdì erano sei gli impresentabili pugliesi riconosciuti dalla Commissione Antimafia, poi la corsa delle forze politiche a dire: del nostro partito alcun nominativo, successivamente il numero da sei candidati si riduce a cinque ora quattro ma completamente diversi dalla prima ipotesi.
Cosa è accaduto? Perché la prima fuga di notizie era infondata e la successiva vera? Come mai la Presidente della Commissione Antimafia oggi si indigna e nello scorso weekend no? Forse prima di rendere non credibili i suoi componenti farebbe bene a dimettersi e render pubblici subito, e non in chiusura di campagna elettorale, i candidati discutibili.
La nostra ipocrisia, quella italiana e principalmente quella delle forze politiche, è tale da non più scandalizzarci. È possibile che Roma possa sapere chi è , più o meno pulito , e coloro che hanno candidato i cosiddetti impresentabili non sapessero? Chi dice il falso?
Perché la Commissione non ha pubblicato i nomi quindici giorni fa e tenta di farlo, ipocritamente ora, sapendo che il cittadino ha già subito ogni pressione elettorale e che all’indomani del venerdì, giorno deciso per rendere pubblici gli elenchi, c’è il fatidico silenzio di riflessione?
Forse sono più impresentabili, degli eventuali impresentabili , coloro che li hanno candidati e non coloro che in questa campagna elettorale chiedono il voto ma, secondo il moralismo politico, non potrebbero farlo. Si , moralismo perché tutti sapevano ed ora tutti fingono di non sapere attendendo liste di proscrizione che sono, forse mutate, a seconda degli interessi di questo o quell’altro influente politico di turno.
Cordialmente Giuseppe Vernaleone