LECCE- Inizia un’altra settimana con il suo bel carico di speranze e aspettative per quel che riguarda il futuro del Lecce. Stimolato dalle tante indiscrezioni che quasi quotidianamente si alternano sui vari organi di stampa a circa una settimana di distanza dalla conferenza stampa in cui ha ribadito che la società è in vendita, il presidente Savino Tesoro fa il punto della situazione in modo da fare chiarezza sul momento attuale.
Nessuna novità tangibile – rimarca Tesoro – con me nessuno ha parlato. Leggo tante belle parole di gente disponibile ad aiutare il Lecce e ad intervenire in qualche modo e mi chiedo il perché in questi ultimi tre anni nessuno si è avvicinato per dare un contributo minimo o anche una semplice parola di incoraggiamento. Sto lasciando la squadra gratis ed in condizioni migliori di come l’avevo rilevata. Questo è un dato di fatto incontrovertibile e facilmente riscontrabile dai bilanci, che sono anche pubblici. Un riferimento Tesoro lo riserva al senatore Barba che negli ultimi giorni è uscito allo scoperto cercando forze nuove per rilevare il Lecce.
Ha detto che mi contatterà a brevissimo per espormi i suoi intendimenti ed i suoi progetti. Attendo con impazienza quel momento, a lui, sicuramente, non chiuderò la porta, tra l’altro è una persona che ha avuto una importante esperienza nel mondo del calcio, perciò, potrebbe essere più facile focalizzare gli obiettivi. Altra ipotesi all’orizzonte è quella che riguarda l’impegno dell’avvocato Sticchi Damiani di imprenditori seri e motivati.
Si tratta – ha detto Tesoro – di una persona molto vicina alla società, quindi prenderò, senza ombra di dubbio, in considerazione le proposte che mi presenterà. Ad oggi il suo mi sembra un tentativo di mettere insieme diversi imprenditori del posto e non e se riuscirà nel suo intento ne sarò felice. Smentisce invece ogni contatto con Corvino, un nome che in questi tre anni è sempre stato ricorrente. Può contattarmi tranquillamente in maniera diretta dice Tesoro.
Risposta ironica e pungente invece fornita sul fronte cordata Lecce capeggiata da Amorino Ingrosso che avrebbe dettato le condizioni in una recente intervista per il passaggio di consegne. “Amorino Ingrosso non sta parlando dell’US Lecce, ma di un altro Lecce, quindi non deve discuterne con me. Non esiste un Lecce senza debiti, crediti e giocatori, quindi non saprei cosa rispondere. Pur non avendo nulla contro il Sig. Ingrosso, lui parla di una situazione irreale. Aggiungo, inoltre, che trovo assolutamente ridicolo il fare presunte trattative a mezzo stampa.
Sembrano tramontati o defilati intanto altri nomi apparsi in cima alla lista degli interessati mesi fa, Lippolis e Milani da una parte e da Fattizzo e Morabito dall’altra. Con Lippolis ci sarebbero stati due incontri ma essendo venute meno le garanzie richieste non ci furono piu’ richieste di contatto. Morabito non ha mai incontrato Tesoro personalmente mentre Fattizzo incontrato una sola volta non si è fatto piu’ sentire.
Niente di fatto neppure con Ferrero, pista piu’ folkloristica forse che veritiera. Tesoro lo ha incontrato ma fatta eccezione per l’interesse espresso in quella occasione, il presidnete della Samp avrebbe fatto perdere le sue tracce.
Sono molto stanco e ritengo di aver fatto il mio tempo – conclude Savino Tesoro che rimarca come quest’anno c’è stata una convergenza di mal contento da parte di quasi tutte le componenti, parte di tifosi, parte di stampa e parte di politici. Ma non esenta da responsabilità neppure la squadra che , dice Tesoro “ ha avuto un rendimento veramente al di sotto delle aspettative”. L’intervento di Tesoro si chiude con il rilanciare il suo impegno fino all’ultimo giorno utile affinché il Lecce possa rimanere nella categoria di competenza.
