Dopo 22 anni di coma, è morta Emanuela Lia

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LECCE-La vita di Casare e Giulia, i genitori di Emanuela è cambiata il primo gennaio del 1993: un incidente stradale ha ridotto la loro figlia in coma vigile. Da quella data, esclusi sei mesi di ricovero in rianimazioni tra Lecce ed Innsbruck, Emanuela ha vissuto in casa con la famiglia, a Tricase. Con i genitori che hanno seguito quotidianamente l’evolversi della malattia e i piccoli progressi che vi sono stati. Loro ci hanno creduto per tanti anni: volevano la loro figlia nuovamente in piedi.
Invece Emanuela Lia, la ragazza in coma dal 1 gennaio di 22 anni fa, che ha fatto parlare per le similitudini con il caso Englaro, ha finito di soffrire in mattinata, alle 10,30. Il suo caso era approdato più volte sui media nazionali per la volontà dei genitori Cesare e Giulia, più che mai convinti che un giorno sarebbe tornata alla vita attiva. Non esistono casi simili che siano riusciti a durare tanti anni: Emanuela ha passato ben 22 anni in coma vigile.

La sofferenza non ha mai frenato, infatti, l’amore dei genitori che hanno  sempre respinto l’idea di staccare la spina. Il caso era stato oggetto di diverse discussioni in contrapposizione a quello di Eluana Englaro per la scelta sul futuro dei post-traumatizzati cranici. Il sogno si è spento: sono stati anni di amore e di lotta per i due genitori e per le due sorelle di Emanuela.

 

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