BARI- Tre autocisterne contenenti ciascuna olio per un valore di circa 200 mila euro, rubate a Livorno, sono state recuperate dalla polizia in Puglia, precisamente a Cerignola in provincia di Foggia e a Bari. 75Mila litri di prodotto in tutto.
Gli agenti, hanno bloccato due degli automezzi a Cerignola, mentre la terza autocisterna è stata bloccata sulla circonvallazione di Bari. Qui il camionista, forse per tentare di evitare guai, ha cercato di ha cercato di speronare una pattuglia della ‘Volante’, facendola a finire contro il guard rail. L’uomo, un incensurato di 38 anni originario della provincia di Lecce, è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. L’olio, è stato accertato, proveniva dalla Spagna, ma l’obiettivo era quello di rivenderlo come olio pugliese. Tutto e’ partito da una segnalazione della polizia di frontiera di Livorno relativa al furto di tre cisterne di olio di oliva proveniente dalla Spagna.
Rilevando le coordinate Gps degli antifurti satellitari, il materiale rubato e’ stato rintracciato. E’ questo è l’effetto del batterio xylella fastidiosa che sta facendo crescere il prezzo dell’olio in tutte le province pugliesi, il prodotto è sempre meno ed il prezzo sale. In alcuni casi, l’olio può arrivare a costare anche 10 o 11 euro a bottiglia, all’incirca il triplo del costo del prodotto spagnolo.
Intanto da Federbio, Copagri e Cia il no all’uso di pesticidi contro il batterio. Consegnato alla commissione europea dall’europarlamentare Rosa D’Amato un documento che contiene una serie di proposte alternative all’uso su larga scala di pesticidi, previsto per contenere e ridurre il contagio .
