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Parla Tesoro mentre i “salentini” vogliono il Lecce gratis

LECCE- Dopo tre mesi tornerà a parlare Savino Tesoro. Il massimo dirigente del Lecce calcio lo farà martedì mattina nel corso di una conferenza stampa allo stadio Via del mare dove chiarirà alcuni punti sulla cessione del Lecce calcio.
Ad essere interessati a rilevare la società leccese è sempre il gruppo di imprenditori salentini. Almeno nelle intenzioni. Ma la condizione è quella di poter rilevare la società a titolo gratuito. Come ribadisce l’imprenditore Roberto Fatano. “Saremmo disponibili a rilevare il titolo sportivo ricevuto gratuitamente da Tesoro e a dare vita a un nuovo corso partendo da zero”, ha detto Fatano.

Fatano vorrebbe ripartire dal basso, dar vita ad un progetto negli anni vincente come hanno fatto Carpi e Frosinone, promosse in B a spese del Lecce, e sbarcate in serie A. Mentre il Benevento anche quest’anno ha fallito la promozione nel campionato cadetto, eliminato dal Como. Anche il presidente Vigorito ha annunciato che lascia la società, ma a titolo gratuito. E dopo il Benevento sono fuori dalla corsa promozione anche Juve Stabia e Ascoli, che si era qualificato nel raggruppamento B. Il prossimo campionato di Lega Pro, nel girone C, si annuncia di nuovo avvincente, ma bisogna vedere quali saranno i programmi di Lecce, Juve Stabia e Benevento. E, per i giallorossi leccesi, quale sarà il campionato che andrà a giocare. Perché se Tesoro confermerà di non voler proseguire la propria avventura con il Lecce, la società leccese rischia di dover ripartire dalla serie D, sempre che ci sia qualcuno disposto a raccogliere l’eredità dei Tesoro.

Gli imprenditori di Spinazzola avevano trovato un nuovo interlocutore addirittura in Massimo Ferrero, numero uno della Sampdoria, ma il patron blucerchiato, pure affascinato dall’idea di dare nuova linfa al calcio leccese, ha quasi immediatamente riposto il sogno nel cassetto. A meno di clamorosi ripensamenti o di trattative portate avanti in gran segreto non sarà Lecce la nuova location calcistica di Ferrero.

Si sono perse le tracce, invece, degli agenti Morabito e Fattizzo, all’imprenditore laziale Milani fino all’ipotesi di fare del Lecce una società satellite del Bologna.

Pertanto, almeno nelle intenzioni, l’interesse da parte di quegli imprenditori che da subito si sono dimostrati sensibili al Lecce calcio manifestato interesse per subentrare alla famiglia Tesoro. Amorino Ingrosso, ha dichiarato. “Penso che incontrerò i miei amici la prossima settimana. Però per formare una società ci vuole soprattutto un capitale sociale e questo è da dimostrare. Ingrosso dice di aver avuto contatti pure con il sindaco Perrone, non con il presidente della provincia Gabellone e a contribuire al nuovo progetto del calcio leccese sarebbe pronto anche Pantaleo Corvino.

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