BARI- Il primo Giugno sarà l’inizio della svolta per l’opposizione italiana al governo Renzi ed alla leadership fiorentina del Presidente del Consiglio. Alla base delle scelte non solo la nuova legge elettorale ma, principalmente, il tatticismo anti berlusconiano dell’ex Ministro di Maglie rispetto alla svolta che imporrà l’ex cavaliere da Arcore. Mentre per questo la necessità di andare oltre Forza Italia è un obbligo per le regole imposte dal Premier, il premio di maggioranza al partito che prenderà almeno il 40% dei consensi o in caso ballottaggio tra i primi due, per Fitto la coniazione di un partito nuovo di zecca scaturisce dalla volontà di anticipare l’ex suo leader e rimanere riferimento dei moderati e conservatori italiani in questa ultima fase della campagna elettorale anticipando, rispetto alle urne, l’uscita da Forza Italia ed aprendo al vincente britannico David Cameron.
Sotto forma di associazione, come d’altronde i partiti politici italiani sono considerati dal diritto costituzionale, con riferimenti in ogni regione italiana e con una pattuglia di una trentina di Parlamentari, anche se nella prima fase erano una quarantina, e pronti a nuovi gruppi sia nella Camera dei Deputati che nel Senato. A giorni l’appuntamento dal notaio per la costituzione ufficiale del partito e l’uscita definitiva da Forza Italia. Top secret il nome, alcuni fedelissimi parlamentari fittiani nel chieder il nome hanno ricevuto la seguente risposta: “Quando verrete dal notaio lo saprete”. La svolta del nuovo partito potrebbe esser l’ escamotage per poi trattare, alla pari, con il cavaliere per un futuro rassemblement di centro destra.