Cronaca

Giovane panettiere-coraggio: “La crisi mi fa chiudere ed io aiuto chi sta peggio”

LECCE- Si scrive “panetteria”, si legge “comitato”. Un comitato elettorale sui generis, diventato un punto d’incontro per chi è in difficoltà. Il titolare è lui: Alfredo Fiorentino, 32 anni. Ha aperto questa attività sei mesi fa insieme alla sorella. La panetteria Baudaffi si trova alle spalle del tribunale di Lecce, in via Liguria. È un locale carino, pulito e pieno zeppo di ogni leccornia fragrante appena uscita dal forno. “Baudaffi” è il cognome del personaggio interpretato da Lino Banfi in “Vieni avanti cretino”, film cult degli anni’80. Pasquale Baudaffi, appena uscito dal carcere, viene indirizzato a fare mille lavori dal cugino Gaetano.

Anche Alfredo vuole lavorare ma, purtroppo, dopo solo sei mesi dall’apertura, è costretto a chiudere l’attività. Colpa della crisi? Anche. Ma soprattutto dei politici che non ci rappresentano, dice. “Perchè dovremmo eleggere solo gente che sa davvero cosa sia il lavoro; uomini e donne che, almeno una volta nella vita, si siano svegliati con il pensiero di dover trovare il modo per portare a casa 10 euro per campare. Lavorando onestamente, si pagano un sacco di tasse e non ce la si fa”.

Alla sua panetteria restano 20 giorni di vita e lui ha deciso di trasformarla in un comitato. Ecco i manifesti elettorali, come quelli che si vedono già in giro su plance e muri in vista delle regionali. Baudaffi diventa così un luogo d’incontro per chi, e sono tanti, si trovi nella stessa situazione di Alfredo, ma anche per chi sta peggio. Perché lui è stato educato così, con questi valori. Ecco perché ha deciso di offrire un pasto caldo ed un tetto a chiunque non possa permetterseli.

Al suo fianco ci sono tanti amici: come Obi (Godwin Obinna John), un calciatore nigeriano che giocava in Liguria, salvo poi scoprire che il contratto che aveva sottoscritto era fittizio e che, quindi, il permesso di soggiorno era scaduto. Alfredo gli sta dando una mano ad agire legalmente. Il giovane centrocampista non vuole rientrare in Nigeria. “Voi dite di star male per la crisi -dice- ma lì si sta duemila volte peggio. Mia madre è morta un mese e mezzo fa per una banale caduta. Lì, se non hai i soldi, non puoi curarti”. In cambio, offre le sue fantastiche prestazioni sportive alla squadra amatoriale che Alfredo allena.

Chiunque volesse manifestare la propria solidarietà, fare qualcosa o semplicemente esprimere apprezzamento a questo giovane imprenditore leccese, può farlo passando dalla panetteria e apponendo una firma o andando sulla pagina Facebook “Panetteria Baudaffi”.

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