Cronaca

Xylella, il Tar Lazio sospende il Piano Silletti: stop eradicazioni. Per ora

ROMA -Parlano di “mutamento delle disposizioni di riferimento” i giudici del Tar lazio, nell’accoglimento del ricorso dei vivaisti salentini, con il quale il piano Silletti viene sospeso. Stop alle eradicazioni. Stop agli abbattimenti. Per ora. Di fatto il Tar ha sospeso la dichiarazione dello stato di emergenza per la diffusione in Puglia del batterio Xylella e, quindi, il piano straordinario d’intervento contro il rischio fitosanitario, che porta la firma di Giuseppe Silletti, comandante regionale del corpo Forestale dello Stato.
La sospensione era stata chiesta con quattro distinti ricorsi. Oggi sono stati accolti quello presentati da 26 aziende bio e a altrettanti vivaisti. Si andrà nel merito, invece, per i ricorsi presentati dal proprietario degli oliveti di Oria, l’avvocato Giovanni Pesce e da dieci associazioni.

Attenzione, però: quando il Tar parla di “mutamento delle disposizioni di riferimento”, si riferisce a quanto deciso dall’Ue lo scorso 28 aprile. E le misure che si adotteranno nel giro di un mese nelle aree ritenute infette, sono definite “rigide”. “includono la rimozione e la distruzione delle piante infette, e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute”.

Parlano inoltre della “possibilità per l’Italia di applicare misure di contenimento nell’intera provincia di Lecce, dove l’eradicazione non è più possibile”. In questo caso, “viene mantenuto il requisito di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le piante circostanti nell’arco di 100 metri in una zona di 20 km adiacente alle province di Brindisi e Taranto”.

Il Tar si è espresso solo per quanto riguarda i ricorrenti, cioè la sospensione dovrebbe riguardare quei vivaisti e quelle aziende bio, ma di fatto, alla luce delle motivazioni della sospensiva, sembrerebbe che la decisione possa estendersi a tutti poiché quanto stabilito dall’Europa va oltre il piano Silletti, in qualche modo lo “aggiorna”.

Ma cosa ne pensa uno dei massimi esperti conoscitori del batterio Xylella fastidiosa, responsabile del disseccamento rapido degli ulivi? Lui, ne abbiamo già parlato e lo ab biamo conosciuto qualche giorno fa, è il prof. Marco Scortichini, batteriologo specialista, direttore del Cra-Centro di ricerca per la Frutticoltura di Caserta. Ha redatto il protocollo ufficiale di diagnosi di Xylella fastidiosa per l’Organizzazione Europea per la Protezione delle Piante. Il suo curriculum dice che nel 1990, in Georgia (Stati Uniti), ha lavorato direttamente sul batterio mettendo in pratica sia tecniche di isolamento del patogeno che relative tecniche diagnostiche. L’eradicazione di massa -ha sempre sostenuto- è inutile.

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