
LECCE- Il video nel giro di qualche mese è diventato virale, passando di telefonino in telefonino. Vere e proprie orge tra 16enni, con protagonista una studentessa leccese. Una squallida storia, non certo l’unica, passata di bocca in bocca con il diffondersi dei filmati e di file audio in cui si vedono e si ascoltano chiaramente i volti, gli atteggiamenti, le voci dei protagonisti.
La vicenda è all’attenzione delle forze dell’ordine: si configurano infatti i reati di pornografia minorile e diffusione di materiale pornografico. Il video circola negli ambienti scolastici, tra gli studenti, tra i banchi di scuola e inquadra abitudini e trasgressioni di una fascia d’età critica, quella degli adolescenti, dove il gruppo è il principale interlocutore, e i social sono l’unico mezzo di comunicazione e di condivisione di pensieri e azioni per gli adolescenti di oggi. Difficile, come sostiene il sociologo Gigi Spedicato, riuscire a distinguere tra sfera personale e privata e sfera sociale.
Ci sono nomi e cognomi, i ragazzi che realizzano il video non hanno scrupoli a riprendersi in volto.
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