LECCE- Continua il braccio di ferro tra Province e Regione per la mancata approvazione della legge di riordino delle funzioni. Gabellone chiede al Governo il commissariamento della Puglia e l’assessore Caroli risponde: “I ritardi causati dalla poca trasparenza”.
Immediata la replica del Presidente della Provincia leccese: “L’Assessore Caroli mente e quel che è peggio lo fa sapendo di mentire. La Regione Puglia –continua Gabellone– è comunque inadempiente: non ha approvato la Legge Regionale di riordino e ri-attribuzione dei poteri delle province entro l’8 luglio 2014; richiamata non l’ha fatto neanche entro l’ottobre 2014; ulteriormente chiamata a fare ciò che doveva non l’ha fatto infine neanche entro il 31 dicembre 2014 e neanche entro marzo del 2015.
L’Assessore Caroli sa perfettamente, pertanto, che il Governo dinanzi ad ulteriori ritardi delle regioni ha previsto il commissariamento dei poteri della stessa, che saranno rinviati ad un Commissario ad Acta per l’approvazione della Legge. L’Assessore Regionale dovrebbe muoversi con la massima rapidità, quando siamo oramai a fine Legislatura, per farsi carico di portare il provvedimento in Consiglio e approvarlo, garantendo trasparenza e puntuale ripartizione di funzioni e risorse finanziarie. La Provincia di Lecce al 31 dicembre 2014 non aveva nessun debito o pendenza, né elementi da nascondere di bilancio o delle sue partecipate. Provi a spendersi, l’Assessore Caroli, –conclude Gabellone– nel rendere realmente omogenee su tutti i territori le conseguenze di questa riforma, perché non ci sono cittadini di Serie A o Serie B ed è evidente che le responsabilità di questa situazione scellerata sono da attribuirsi esclusivamente all’inerzia regionale”.