LECCE- La Lega italiana per la lotta ai tumori di Lecce aderisce al ricorso al Tar di alcuni proprietari contro gli atti e i provvedimenti adottati sulla materia del disseccamento rapido degli ulivi nella provincia di Lecce.
Non solo: il rapporto prodotto dalla sezione leccese della Lega per la lotta ai tumori tiene conto dell’allarme lanciato da tempo da organismi internazionali sui pericoli derivanti dall’impiego delle sostanze pesticide, definite tossiche, persistenti e bioaccumulabili.
«Pensare di ricorrere ai pesticidi per affrontare il batterio Xylella – denuncia l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della sezione leccese della Lilt – significa disattendere le raccomandazioni di questi organismi, porre deliberatamente le popolazioni a esposizioni chimiche dannose e pregiudicare le generazioni future».
Serravezza ritiene «veri e propri attacchi alla salute delle persone», i piani e le ordinanze che non tengono conto del ruolo pervasivo e nefasto degli Interferenti endocrini (Ie), che «compromettono le matrici ambientali e sono causa di mutazioni epigenetiche».
L’oncologo salentino, sostiene che «le responsabilità di questi guasti, immediati e soprattutto evidenziabili nei decenni a venire a danno delle popolazioni, sono e saranno tutte da rintracciare nelle esposizioni alle molecole di sintesi sparse per contrastare il batterio Xylella».