Politica

26 Comuni al voto: primarie queste sconosciute, a destra e a sinistra

LECCE- Non solo regionali. I motori delle segreterie salentine sono su di giri anche perché a maggio sarà election day per i cittadini di 26 comuni tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. E la partita delle trattative diventa incandescente tra nomi in rampa di lancio per il consiglio regionale e caselle da coprire sul territorio, tra conferme, new entry e ricadute politiche in relazione al ricorso o meno alle primarie. In verità – rispetto al quadro complessivo – la selezione dal basso è più declamata che praticata. E in qualche caso è apertamente combattuta.
In provincia di Lecce sono 14 i centri al voto: in quota centrosinistra, i nomi dei candidati sindaci in campo sono quelli del segretario provinciale del PD Salvatore Piconese, primo cittadino uscente di Uggiano la Chiesa, di Ivan Stomeo anch’egli alle prese con la ricandidatura a Melpignano, del vicesegretario provinciale Vincenzo Toma a Monteroni, di Francesca De Vito a Calimera e di Piero Zacheo a Martano. Per il PD, giochi aperti a Maglie dove propongono alle altre forze di centrosinistra il componente del direttivo cittadino, Mario Andreano; e a Carmiano dove mettono sul tavolo la carta dell’iscritto Mino Bruno. Solo Zacheo a Martano è stato scelto con le primarie, come a dire che la sensibilità DEM rispetto al metodo di selezione-simbolo del partito si riaggiorna. Trattative ancora aperte a Corigliano d’Otranto (dove il sindaco uscente Ada Fiore si candida alle regionali) e nei restanti 7 centri al voto.

Sul versante del centrodestra le primarie restano un’opzione sulla carta. I nomi certi sono legati alle ricandidature dei sindaci uscenti, Lino Guido a Monteroni, Silvana Cafaro a Neviano, Alfredo Cacciapaglia a Parabita, Salvatore Albano a Porto Cesareo. Tutto ancora da definire a Maglie.

In provincia di Brindisi sono 9 i centri chiamati al rinnovo di sindaco e consiglio comunale, anche qui le primarie sono una timida comparsa, o un metodo del tutto osteggiato che ha portato a navigazioni in solitaria. Scelta dalla base solo la candidatura a Ceglie Messapica del PD Pietro Mita, già assessore provinciale. A contrastarlo, il sindaco l’uscente Luigi Caroli, già eletto con Forza Italia e ora sostenuto da NCD. Gli azzurri schierano Angelo Maria Perrino, editore di “Affari italiani”. A Carovigno si torna alle urne per il rotto della cuffia quanto ai tempi tecnici. Dopo le dimissioni nel mese scorso, Cosimo Mele si ricandida con l’appoggio di PD e civiche. Non ha voluto passare dalla legittimazione delle primarie Tonia Gentile, capogruppo uscente di Forza Italia che correrà da sola. Gli azzurri punterebbero su Carmine Brandi, ex assessore comunale della giunta Zizza.

A Erchie sarà della partita l’uscente Giuseppe Margheriti, già espressione di Forza Italia e ora in campo con una lista civica. Forza Italia lancia l’omonimo Domenico Margheriti. Il PD, la giovane professionista Ilaria Roma.

Un altro primo cittadino in uscita che mira alla riconquista dello scranno più alto è Antonio De Giorgi, a Latiano, sostenuto da uno schieramento che comprende PD, SEL fino all’ex commissario cittadino di FI, Baldari. Centrodestra ancora al lavoro sul nome da opporre. A Mesagne la sfida è tra Francesco Mingolla, PD, Pompilio Molfetta, SEL e civiche, e Sabrina Didonfrancesco, Forza Italia.

A Oria per il centrodestra si ricandida dopo un turno di stop l’ex sindaco Cosimo Ferretti; ancora in alto mare il centrosinistra. Forza Italia e civiche rappresentano l’architrave della candidatura di Pasquale Rizzo, sindaco uscente di San Pietro Vernotico. A sfidarlo è c’è Maurizio Renna, già assessore comunale, appoggiato dalle larghe intese su scala comunale PD-alfaniani. 

A San Vito dei Normanni il primo cittadino in sella Alberto Magli è pronto a ricandidarsi, per quanto sembra rifletta su una possibile corsa alle regionali. Ostile alle primarie a cui Forza Italia gli chiedeva di sottoporsi, correrebbe col sostegno di alcune civiche. Gli azzurri scommettono su Silvana Errico, ora all’opposizione di Magli. Il PD sostiene Domenico Conte, sostituto commissario di Polizia. Match ancora da scrivere a Torchiarolo e a Torre Santa Susanna.Infine la provincia di Taranto con soli 3 comuni chiamati al voto. Essendo centri di dimensioni limitate, la contesa non sarà tra simboli nazionali.

A Leporano la gara è tra Angelo D’Abramo, espressione del centrosinistra, già candidato sindaco, e l’ex primo cittadino Domenico Pavone, (alla guida del comune per 10 anni) già in consiglio provinciale con la Lista Florido. A Monteiasi il sindaco uscente Salvatore Prete di centrosinistra si scontrerà con Cosimo Ciura, ex Alleanza Nazionale. Chiude il nostro viaggio Montemesola, dove l’attuale primo cittadino Vito Punzi, centrista, già candidato al consiglio provinciale dell’Udc, dovrebbe sfidare Annamaria D’Erchie, espressione dei democratici.

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