MESSINA- Tentano di vendere a una coppia del Messinese un bambino di 8 anni acquistato in Romania. A finire nei guai sono stati 6 italiani, tra cui un brindisino residente in Romania, Vito Calianno 43 anni, originario di Fasano, e due romeni. L’operazione è stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dai carabinieri di Messina che hanno eseguito gli arresti
L’indagine si è sviluppata tra la Sicilia, la Toscana, dove uno dei fermati poteva vantare appoggi, e la Romania. I coniugi per avere un figlio in adozione si sarebbero rivolti a Vincenzo Nibali, 47 anni, di Castell’Umberto; Franco Galati Rando e Aldo Galati Rando, rispettivamente di 46 e 54 anni, entrambi di Tortorici, già noti.
Questi a loro volta avrebbero contattato in Romania, Vito Calianno che ha contattato una famiglia romena in gravi condizioni economiche e che ha accettato di vendere il suo piccolo.
Gli aspiranti genitori hanno pagato in contanti 30.000 euro per ricevere il piccolo, aggirando la regolare procedura della richiesta di adozione. Nelle intercettazioni telefoniche ascoltate dai carabinieri per bloccare la vendita, i trafficanti chiamavano il piccolo “pacchetto” o “cosetto”. Lo scorso 23 febbraio la madre del piccolo con il figlio maggiore, poco più che 19enne sono partiti alla volta della Sicilia con il piccolo per consegnarlo ai “nuovi genitori”. Il blitz è scattato proprio a Messina al momento dello scambio. Il bambino è stato preso in consegna dai militari dell’Arma.
In stato di fermo, oltre alla coppia, a Calianno e ai fratelli Galati Rando, anche Vincenzo Nibali, 47 anni, di Castell’Umberto. Gli investigatori hanno fermato inoltre la madre ed il fratello del bambino romeno. L’accusa per tutti è di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù