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Calcioscommesse. Per il giudice la combine nel derby “voluta da Semeraro”

LECCE- Depositate le motivazioni della sentenza del 27 novembre scorso che condannava ad un anno e sei mesi di reclusione e al pagamento di 10 mila euro di multa l’ex presidente del Lecce Calcio Pierandrea Semeraro e Carlo Quarta, a 9 mesi di reclusione e 5 mila euro di multa Marcello Di Lorenzo, amico dell’ex calciatore del Bari Andrea Masiello.
Per il giudice Sarebbe stato l’ex presidente del Lecce Pierandrea Semeraro “l’effettivo contraente in nome e per conto del quale è stata conclusa la combine” per il derby Bari-Lecce disputato nel campionato di Serie A, il 15 maggio 201. Per la procura la gara sarebbe stata comprata per 200 mila euro.

“I rapporti diretti nella trattativa e nella conclusione dell’accordo intercorrono tra Carella e Quarta. Tuttavia – scrive il giudice nelle motivazioni – è evidente da un lato che Quarta non agisce in proprio, ma nell’interesse di Semeraro, dall’altro che Carella svolge il ruolo di fare da portavoce della proposta criminosa indirizzata a Masiello”. “Semeraro è fortemente interessato ad assicurarsi, nella sua qualità di presidente del Lecce, la sconfitta del Bari nel derby”.”Non v’è dubbio – si prosegue – che la partita sia stata in qualche modo alterata”.

“In tale contesto deve essere collocato anche l’episodio più eclatante di quella partita, ossia l’autogol messo a segno proprio da Masiello, allorquando il match si trova sul punteggio parziale di 0-1 che consente alla squadra salentina di mettere definitivamente al sicuro il risultato”.

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