LECCE- La sinergia tra solidarietà dei comuni cittadini, impegno delle istituzioni, informazione e lavoro delle associazioni di volontariato funziona. E capita che un uomo in difficoltà possa intravedere una luce di speranza.
È Piero Scatigna, giovane capofamiglia del quale abbiamo seguito la storia sin dall’inizio della parabola discendente, iniziata con lo sfratto e finita con le notti passate a dormire in auto. Qualche giorno fa il primo spiraglio: un cittadino che aveva visto il nostro servizio tg ed un editoriale ha deciso di dare una mano. Un benefattore sconosciuto ha raggiunto Piero e, senza presentarsi e manifestando la volontà di restare anonimo, gli ha regalato 400 euro, la somma per pagare l’affitto in un monolocale per un mese in un residence. Piero era felice: “Così potrò rendermi presentabile per i colloqui di lavoro” disse.
Ed ora, forse, un posto di lavoro potrebbe davvero averlo. Un imprenditore, sentendo in quali e quanti campi Piero ha esperienza -ha un diploma da enologo, è tecnico di coltura in vitro, è stato guardia giurata ed autotrasportatore- si è fatto avanti e potrebbe assumerlo. “E’ difficile -dice il vicesindaco ed assessore ai servizi sociali del Comune di Lecce Carmen Tessitore- ma proviamo, anche in questo momento di grande difficoltà, a fare il possibile. Non serve solo un contributo una tantum, che pure è importante, ma bisogna cercare di garantire qualcosa di duraturo”.