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Vendita Lecce calcio, Ingrosso: “Ci sono…se ci sono gli altri”

LECCE- Quasi una settimana dall’annuncio di Savino Tesoro di voler lasciare il Lecce a fine campionato. E i possibili successori degli imprenditori di Spinazzola hanno cominciato a guardarsi intorno, a chiedersi come e quanto. 

Nella sede del club di Piazza Mazzini sono arrivate delle richieste, sono state fatte domande. Si è mosso l’agente Fifa Vincenzo Morabito, il quale si è messo in contatto con Savino Tesoro attraverso il suo socio, Ludovic Fattizzo, francese, ma di origini salentine, di Casarano. A bussare alla porta del massimo dirigente della società leccese è stato anche un imprenditore di Frosinone Gianni Milani, per conto del quale si starebbe muovendo l’avocato Massimiliano Lippolis. Da parte di Tesoro non ci sarebbe alcuna preclusione a trattare con questo o quell’imprenditore.

La speranza della maggior parte della tifoseria sarebbe quella di vedere una cordata di imprenditori salentini provare la scalata all’Unione sportiva Lecce. Non è escluso che qualcosa si stia muovendo dalle stanze della politica salentina. Finora solo voci, non confermate né smentite. C’è chi, invece, è uscito allo scoperto dichiarandosi favorevole a far parte di un gruppo di imprenditori locali che possano prendere le redini della società leccese. Oltre a Marcello Barone, imprenditore dell’industria casearia, anche Giovanni Ingrosso è pronto a scendere in campo.

“Mi hanno chiesto se volevo far parte di un gruppo – ha dichiarato Ingrosso -, ho risposto di sì. Se ci sono altri sono pronto a dare il mio contributo anche io”.Per Ingrosso, che opera nel commercio delle carni e nel settore della ristorazione, il Lecce si è già intrecciato con la sua attività imprenditoriale.“Io sostenni il presidente Franco Iurlano – racconta ancora Ingrosso -, ebbi la fortuna di far parte del gruppo che conquistò la storica promozione in serie A, ma allora era più facile, più favorevole visti i tempi che corrono adesso”.

Anche prima dell’avvento dei Tesoro, Ingrosso ebbe dei contatti, risultati vani, con Giovanni Semeraro.“Con Semeraro ci furono dei contatti, ma l’allora patron del Lecce calcio decise di trattare con i Tesoro”, rivela Ingrosso.

Dopo tre anni l’occasione si ripresenta e Ingrosso, che gode pure dell’appoggio del consigliere provinciale Giovanni Tundo, è pronto a unirsi ad altre figure imprenditoriali che hanno a cuore le sorti della società leccese.“Anche Barone sembra favorevole – conclude Ingrosso -, riportare il Lecce nel calcio che conta è importante anche per l’economia salentina, molti imprenditori non l’hanno capito. Sarebbe favoloso riportare il Lecce in serie A”.

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