
LECCE- E’ morto Mario Marti storica figura dell’Università salentina. Tra i fondatori dell’ateneo leccese, è stato un saldo punto di riferimento della comunità accademica: Direttore di Istituto, di Dipartimento, Preside di Facoltà, Rettore.
Era nato a Cutrofiano e avrebbe compiuto 101 anni il prossimo 19 maggio. Grande italianista, appassionato studioso di Dante e di Giacomo Leopardi, ha dedicato a queste figure ricerche e libri noti in tutti gli atenei italiani ma ha anche avuto grande attenzione per i poeti dialettali salentini, antichi e moderni, da Giuseppe Buttazzo a Pietro Gatti creando una Biblioteca salentina della cultura. Tante le generazioni di studenti che hanno seguitole sue lezioni. Ed è con il prof Marti che si sono formati tanti giovani diventati poi a loro volta docenti dell’Università del Salento e figure di prestigio, da Donato Vitali a Gino Rizzo, da Antonio Mangione a Giovanni Papuli, da Rosario Coluccia ad Antonio Giannone.
«Con grande tristezza abbiamo appreso della scomparsa del professore Marti –afferma il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara– In cento anni e più, ha attraversato la nostra epoca da protagonista e da testimone. Avevamo previsto un “omaggio” nel corso della prossima Conferenza d’Ateneo, il 6 febbraio. La triste circostanza della sua scomparsa renderà tale omaggio ancor più vivo nella stima e nella riconoscenza»
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