SANTA CESAREA- Nel contenzioso tra Regione e Comune, non si perdano di vista i posti di lavoro. La vicenda è quella della privatizzazione delle terme di santa cesarea. La Regione, socio di maggioranza, ha messo in vendita la propria quota; ad un prezzo troppo basso, che equivale ad una svendita, secondo i comuni azionisti.
Nel mezzo, ci sono i lavoratori di terme s.p.a. “Come organizzazioni sindacali siamo fortemente preoccupati per la ricaduta sui livelli occupazionali che questa operazione potrebbe causare, se non preventivamente condivisa anche con i lavoratori”,dice Carmela Tarantini, segretario provinciale della Fisascat-Cisl.
“Le nostre preoccupazioni nascono in seguito alle polemiche sorte. già in tempi non sospetti, negli anni 2012/2013, abbiamo più volte sollecitato tutte le parti in causa affinché vigilassero su questo patrimonio naturale che riteniamo possa diventare il fiore all’occhiello del turismo e, quindi, dell’economia salentina. Ci auguriamo che chi avrebbe dovuto vigilare in passato lo faccia adesso, a tutela del patrimonio sociale ed economico del territorio”.