LECCE- La prevenzione alla base della cura del tumore specie per le donne, se pur anziane. Dal 2005 doveva cambiar tutto ma, quotidianamente, giungono telefonate di telespettatori che denunciano l’inverso. Una mammografia richiede, per esempio, tempi brevi ed invece si arriva ad attendere anche più di un anno.
Ma se 18 mesi sono un’era glaciale non meno drammatica potrebbe esser l’attesa per una risonanza ai vasi del collo..Ma il vero scandalo sta nella risposta per una risonanza, a seguito di un trauma cranico avvenuto il primo gennaio di questo nuovo anno con regolare intervento del pronto soccorso. A distanza di 28 giorni permangono giramenti di testa e dolori e la paziente si reca presso l’ospedale di Casarano preoccupata del malessere.
La risposta dopo aver verificato le disponibilità in tutta la provincia: il prossimo 19 settembre, cioè tra circa 8 mesi , altrimenti nel 2016. Attendere che tutto vada bene o farla a pagamento in una struttura privata? La seconda ipotesi è quella che può garantire maggiormente ma che dovrebbe allarmare Giovanni Gorgoni, neo direttore generale della Asl leccese.