BARI- Nuovamente a processo il governatore di Puglia Nichi Vendola e l’ex direttore generale della Asl di Bari, la leccese Lea Cosentino, assolti in primo grado, torneranno davanti ai giudici per il processo d’Appello.
La prima udienza il 17 febbraio dinanzi alla terza sezione penale della Corte d’ Appello di Bari . La vicenda risale al 2008 e riguarda la selezione per il posto da primario di Chirurgia Toracica all’Ospedale San Paolo di Bari. Secondo l’accusa Vendola costrinse Lady Asl a riaprire i termini del concorso per permettere al professor Paolo Sardelli, che non aveva presentato la domanda, di partecipare e poi di aggiudicarsi il posto. Nel 2012, il processo celebrato con rito abbreviato, terminò con l’assoluzione per entrambi perché “il fatto non sussiste”. Ma tanto non bastò alla Procura. Il Pm Lino Giorgio Bruno nel 2013 impugnò infatti la sentenza di assoluzione dando il via ora al processo di appello.
Sentenza che all’epoca fu molto contestata. Il Gup Susanna De Felice che decise l’assoluzione di Vendola e della Cosentino, secondo l’esposto presentato da due dei Pm inquirenti, Francesco Bretone e Desirè Digeronino, era legata da rapporti di amicizia con la sorella del governatore. quindi non totalmente distante per poter giudicare.
La vicenda causò tensioni nel palazzo di giustizia di Bari tanto da arrivare sul tavolo del Csm. Nel frattempo, però, proprio la Digeronimo ha fatto il suo debutto in politica, concorrendo alla poltrona di Sindaco di Bari. Il suo movimento, ora, punta alle regionali .