SPECCHIA- Giovane padre di famiglia, con diversi problemi di salute, 3 figli, una moglie, ora rischia lo sfratto. Questa è la storia del signor Luigi Brigante residente a Specchia. Nei mesi scorsi il Comune gli ha recapitato un’ordinanza di sgombero dal suo appartamento, sito in una palazzina di via Grassi.
Un alloggio questo ottenuto nel 2010, in via temporanea e provvisoria e comunque non per oltre due anni. In questo arco di tempo, però la sua salute è peggiorata. Soffre di paralisi spastica, di crisi epilettiche, ha dovuto combattere un tumore, ha una protesi dal bacino a metà ginocchio e attualmente è in riabilitazione e si muove con un motorino elettrico. Come se non bastasse, anche i suoi figli più piccoli, di 6 e 5 anni, soffrono di displasia. Quindi sia per lui che per i suoi bambini è costretto a spostarsi più volte tra gli ospedali di Lecce e Bologna.
Tanti problemi, l’uno dopo l’altro, che purtroppo gli hanno impedito di poter essere un inquilino corretto nei pagamenti. Oggi il debito è di 5mila euro. Una somma chiesta dallo stesso Primo Cittadino per evitargli lo sfratto e quindi procedere con il rinnovo del contratto. Ma il signor Brigante non ha questi soldi e non può nemmeno lasciare il suo appartamento a causa dei suoi problemi di salute e quelli legati ai suoi bambini. Anzi, dal suo stesso medico, attraverso il legale, l’avv. Roberto Rizzo, a cui si è rivolto, ha ottenuto una proroga scritta per evitare lo sfratto. Il Comune però sembra continuare sulla sua idea: “soldi in cassa non ce ne sono e non possono essere coperti i debiti condominiali”.
Luigi Brigante è disperato. Non ha mai ricevuto nessun aiuto economico e si accontenta di vivere in un appartamento senza riscaldamento e senza tapparelle. L’umidità è tanta, si riscaldano grazie a una stufa a gas. E’ una situazione già impossibile e ora ci si mette anche lo sfratto. Così non va…questo giovane padre chiede solo un tetto da assicurare ai suoi figli e un po’ di dignità.