BARI- Dopo gli scandali di Roma si apre il dibattito nel Partito Democratico pugliese. Dal Mose all’Expo, passando per il G8 della Maddalena fino alla ricostruzione de L’Aquila e alla questione romana. “Non si può ignorare la questione morale anche nella nostra Regione -afferma Blasi-Se è vero che Emiliano ha lanciato l’operazione “liste pulite” rievocando un moralismo post mani pulite per cui un fermo stop ad ipotesi di candidature per rinviati a giudizio o condannati, il Pd sbarra la strada ad eventuali ombre per qualsiasi uomo impegnato in politica. Stop anche, attraverso una legge a coloro che ricoprendo incarichi politici e amministrativi in regione possono avere casi di conflitto di interessi anche relativi a parenti entro il secondo grado.
Una legge che oggi non si può rinviare e che sino ad oggi si pensava potesse essere approvata, mentre invece è annegata nei meandri della burocrazia consiliare. Le parole d’ordine devono essere disciplina e onore, come recita l’articolo 54 della nostra Costituzione. Disciplina e ordine personale e stop anche alle finte gare d’appalto che troppe volte hanno determinato la restituzione di un favore”. Blasi tenta di scrivere, per conto della sua componente “un vademecum indirizzato ad Emiliano. La questione morale, quindi, si è forse compreso, potrebbe riguardare tutti“