LECCE- Si chiama “Fuori Traccia” ed è la festa della Salute Mentale che Lecce si appresta a celebrare per la prima volta. Sabato e domenica, al Must, il museo storico della città, incontri, dibattiti, iniziative artistico-culturali serviranno a fare comunità, a superare il pregiudizio, a far capire che la salute mentale è un bene comune, da garantire attraverso l’esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza.
“Non siamo noi che chiediamo alla società, come negli anni Ottanta, ma è la società che chiede a noi”, ha rimarcato il direttore del dipartimento Serafino De Giorgi. Il modello è il festival simile che si tiene in Scozia, dove si contano oltre 25mila operatori. Ad essere coinvolti sono tutti coloro che lavorano quotidianamente per fare salute mentale nella asl, le associazioni di utenti e familiari, le cooperative e il privato sociale. Filo conduttore sarà l’arte, il tramite per celebrare le diverse forme di salute e che, attraverso l’impatto emotivo, si tramutano in patrimonio collettivo.
Spazio anche allo sport: domenica mattina, nell’ex Vito Fazzi, si incontreranno la squadra di calcio dipartimentale e una rappresentativa dei sindaci del Leccese, fino alla chiusura con l’aperitivo sociale dal nome eloquente: Crazy Hours”. Un modo perché la città abbracci il disagio mentale , che solo lo scorso anno ha visto elaborare 572 progetti terapeutico riabilitativi individuali, per altrettanti utenti, di inserimento residenziale e semiresidenziale nelle strutture pubbliche e del privato sociale.