Cronaca

“No alla svendita di Villa Luisa” di Tuglie, Flash mob davanti alla struttura

SALENTO- Tempo villa in stile liberty sede di un centro sociale per la riabilitazione e il recupero delle dipendenze, ora diventato un ecomostro che secondo l’associazione la cittadinanza non ha mai digerito.

Una protesta che si è concretizzata in un flash mob proprio davanti alla struttura in via martiri di marcinelle. Nei cartelli esposti la volontà di opporsi nettamente alla svendita dell’immobile verso qualsiasi interlocutore e soprattutto alla società Villa Luisa srl, che secondo l’associazione vorrebbe acquistare la struttura : costruita nei primi decenni del secolo scorso con un immenso parco giardino. Un bene di proprietà della Provincia, fino a quando, con deliberazione del Consiglio provinciale, del 7 aprile scorso, Villa Luisa è stata messa in svendita. L’asta del 20 maggio è andata deserta. Il che significa che la società “Villa Luisa srl” potrà esercitare la prelazione d’acquisto sul bene.

L’associazione chiede che il bene non venga venduto , ma che si faccia di tutto per una concessione allo stesso comune di Tuglie. Non si tratta di una vendita, dice il presidente dell’associazione antonio vincenti, ma di una svendita: passando dal valore di oltre 6 milioni di euro a 2.940.000, come compensazione per lavori fatti e costi sostenuti da parte della stessa società alla quale –

Dieci anni fa la Provincia di Lecce, con il presidente Pellegrino, aveva affidato in concessione la villa dove sarebbe dovuta sorgere una struttura di tipo alberghiero per lo sport e tempo libero, centro benessere e di rieducazione alimentare, parcheggio multipiano interrato”.

Le cose però sono andate diversamente: la Villa Liberty è una struttura incompleta, con cemento ovunque, lavori lasciati a metà e con il parco in stato di abbandono. I lavori sono sospesi da tempo per inadempienza della concessionaria. Nel 2011, il Consiglio Provinciale decide di dichiarare la decadenza della Società “Villa Luisa” s.r.l. dalla concessione con conseguente risoluzione del contratto.

Oggi villa Luisa è in vendita, inserita tra i beni alienabili della provincia. Un iter che i consiglieri comunali d’opposizione vogliono visionare nei dettagli con la richiesta di tutti gli atti. Il pericolo che sta per concretizzarsi, dicono, è quello che la struttura torni nelle mani della Villa Luisa srl ad oggi la potenziale acquirente

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