
LECCE- L’Imu agricola sarà rinviata a giugno 2015. La decisione politica del governo, annunciata stamattina dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, fa tirare un sospiro di sollievo a centinaia di agricoltori che il prossimo 16 dicembre avrebbero dovuto pagare un pesante tributo.
Ora sarà necessario intervenire per chiarire la portata del provvedimento: in base al nuovo criterio altimetrico, infatti, sarebbero esenti solo i Comuni con altitudine superiore a 600 metri. Una mazzata per le province salentine.
«È un criterio totalmente inadeguato – dice il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno -. E’ assurdo per altro sottoporre ad ulteriori tassazioni i terreni condotti da imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti perché rappresentano i beni strumentali necessari allo svolgimento di attività già gravate da altri balzelli. Peraltro nel Salento si arriverebbe al paradosso per cui i terreni olivetati affetti da Xylella fastidiosa, dopo tre anni di improduttività e di maggiori oneri, vengano poi ulteriormente gravati da un ulteriore imposizione. A tal proposito riteniamo improcrastinabile ciò che chiediamo sin dall’inizio della scoperta della fitopatologia, ovvero la dichiarazione dello stato di emergenza per il Salento».
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