SAN FOCA- Putin contro il Salento ma senza saperlo. La rissa diplomatica tra la Russia e la Comunità Europea spinge, involontariamente, il Progetto Tap sempre più strategico per l’Italia e per l’Europa. Ci mancava anche la rissa ed il no al gasdotto che dall’ex URSS tocca Trieste per far indebolire le già poche chance anti Tap. La Conferenza dei Servizi, del Ministero delle Infrastrutture, saluta e ringrazia i convenuti e rimanda al Governo ed alla futura Commissione paritetica la soluzione per lo sfregio di San Foca. La Regione arriva a Roma decisa a dire No ma certa della carenza di altre opzioni, i Sindaci del Salento sperano dopo la delusione del tavolo pugliese mai più convocato dopo la prima ed unica riunione, Tap serena per l’aiuto di Putin e di quanti lavorano pur facendo finta di opporsi. Presumibilmente a Febbraio il giorno del giudizio che, al 90%, agevolerà il gasdotto e penalizzerà il Salento.
Intanto in mattinata nella sede Tap di Lecce, in via Templari, è intervenuta la Digos perché qualcuno ha bussato alla porta degli uffici al quinto piano del palazzo e, dicendo “Dite a Russo che il gasdotto non si farà”, ha lasciato dei volantini contro la Trans Adriatic Pipeline.