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Lecce “in” Carrozza: “Non importa chi segna, ma andare in B”

LECCE- Finora si è distinto più per gli assist che per i gol. L’ultimo lampo ha illuminato l’area del Benevento, al minuto 17 del primo tempo quando ha pennellato in area un cross per Moscardelli che ha timbrato la traversa. Il resto lo ha fatto Giuseppe Abruzzese spingendo il pallone in rete. “Sono felice di fornire assist – afferma Carrozza – e spero di farne ancora tanti”.
Con la vittoria sul Benevento il Lecce ha lanciato un segnale ulteriore della propria forza. “Non so se siamo i più forti, ma sicuramente siamo una squadra importante per la categoria continua l’attaccante giallorosso -, ce la possiamo giocare con tutti”.Una vittoria da non credere sul campo di una squadra che fino a domenica scorsa era imbattuta. E’ forse per questo che durante il viaggio di ritorno ha rivisto le fasi salienti dell’incontro.

Anche contro il Benevento, dopo il gol dei padroni di casa che ha dimezzato svantaggio, è riaffiorato quel timore di poter subire il pareggio dell’avversario. Carrozza spiega le possibili ragioni. “Quando sei in vantaggio di due gol è normale aspettarsi una certa pressione da parte dell’avversario”, spiega Carrozza.

Intanto dopo l’impiego part time contro il Catanzaro (rientrava da due partite di stop a causa dell’influenza) , l’ex Spezia ha ritrovato un posto da titolare nel 4-3-3, un modulo che in carriera ha fatto più di altri. “Ho sempre giocato con questo modulo – afferma l’attaccante gallipolino -, l’ho fatto anche a Gallipoli con Auteri. E facevamo anche il 3-4-3”. Adesso sotto con il Melfi, una formazione che su 10 pareggi sette li ha conquistati fuori casa. “Una squadra da prendere con le pinze – avvisa -, se fuori casa ha conquistato tanti pareggi un motivo ci sarà”.

Contro i lucani non ci saranno Gomes (squalificato) e Sacilotto: il brasiliano ha riportato una distrazione di primo grado al retto femorale della coscia destra. Mentre è rientrato il portiere Petrachi (assente alla ripresa a causa di uno stato influenzale) hanno effettuato un lavoro differenziato Diniz e D’Ambrosio. Miccoli, infine, ha seguito un lavoro personalizzato.

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