LECCE- Il Comune di Lecce ci riprova: mercoledì incontrerà i dirigenti della Soprintendenza per bloccare la guerra giudiziaria in corso sull’ex Massa. Il primo round lo ha vinto l’amministrazione leccese, ma c’è l’appello che potrebbe prolungare l’incertezza. Il Comune di Lecce non si presenterà a mani vuote: sono già state elaborate le modifiche al progetto per venire incontro alle richieste della Soprintendenza, ma senza stravolgimenti antieconomici, come si chiedeva nel secondo parere, perché in quel caso il privato non potrebbe sostenere quei costi e farebbe un passo indietro. I tecnici del ministero hanno chiesto che le fondamenta dell’antica chiesa vengano lasciate scoperte.
Ci sarà, dunque, un’ulteriore variazione al progetto portato avanti dalla ditta De Nuzzo: una parte più consistente delle fondamenta della chiesa verrà lasciata scoperta e ci sarà uno spazio di verde in più. Questa modifica comporta un ulteriore sacrificio economico del privato, ma evita che venga stravolto il progetto iniziale, perché modificare gli ingressi ai parcheggi e lasciare scoperte tutte le fondamenta della chiesa significa cancellare l’attuale progetto per farne un altro. Il Comune punta sul compromesso: con queste modifiche le fondamenta saranno visibili, pur non essendo scoperte interamente.
Il progetto iniziale prevedeva un parcheggio interrato multipiano, su tre livelli interrati, per complessivi 498 posti auto, con ingresso al primo livello da via 95° Regg. Fanteria ed uscita verso le vie San Lazzaro, Orsini del Balzo e Felice Cavallotti; un mercato rionale; il restauro e consolidamento della tettoia liberty con il collocamento al centro dell’area tra due fabbricati; una piazza, un centro commerciale, un centro direzionale. Il Comune vuole fare presto: da troppo tempo c’è un “vuoto urbano”, eppure il professore D’Andria ha chiarito che si il sito ex Massa non ha alcuna rilevanza archeologica criticando chi si improvvisa archeologo e blocca la città.