Politica

Via Brenta, Melica: “Il Comune non poteva chiedere i danni ai dirigenti della Selma”

LECCE- Il Comune di Lecce non avrebbe potuto costituirsi parre civile nell’udienza preliminare relativa alla vicenda dei Palazzi di via Brenta nei riguardi di alcuni dirigenti della Selma, come Vincenzo Gallo e Fabio Mungai. A dirlo è il consigliere di opposizione Luigi Melica, che spiega: “Nella seduta del Consiglio comunale del 14 ottobre 2011, infatti, fu approvato l’accordo transattivo tra il Comune e la società per la trasformazione del contratto di leasing ritenuto sconveniente per l’amministrazione in contratto di locazione. Ebbene, tra le reciproche concessioni oggetto della transazione rientra la rinuncia, da parte della Selma, della citazione del Comune come responsabile civile nel processo penale e del Comune di Lecce della costituzione parte civile nei confronti di una serie di dirigenti della Selma, tra i quali ci sono proprio i signori Gallo e Mungai. Perché mettere a rischio una transazione ritenuta da Perrone vitale per le casse comunali?”

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