TREPUZZI- Si mettono molto male le cose per i morosi e non di diverse case popolari del Salento, ma soprattutto per gli inquilini delle case di Via Jacopone da Todi a Trepuzzi. Una sentenza del Tar di Lecce, che ha accolto il ricorso Duferco Energia spa contro il Comune di Trepuzzi, mette tutto in discussione. I sindaci, infatti, quando viene staccata l’energia per morosità, possono intervenire con un’ordinanza che ingiunge l’immediato ripristino , come è avvenuto in questo caso, per cause igienico sanitarie, visto che la mancanza di corrente blocca autoclavi, ascensori e acqua. Per il giudici amministrativi, però, questo tipo di provvedimenti urgenti devono avere un termine in attesa che venga fatto qualche cosa. L’ordinanza del Comune di Trepuzzi non conteneva un termine e questo dal punto di vista del diritto non è sostenibile, quindi, il Tar ha fissato il termine entro il 10 dicembre 2014, oltre la quale l’ordinanza sarà inefficace.
E’ un’emergenza totale, secondo l’amministratore, avvocato Carlo Mignone, che ha voluto lanciare una provocazione: “A questo punto – ha detto – visto che hanno trasformato questi immobili in dei lager, quelli che pagano li mettiamo nelle case popolari, chi non paga va nei dormitori”. Il guaio che il problema dei morosi non è limitato a Trepuzzi, ci sono altre emergenze di questo tipo a Cavallino, Carmiano, Casarano e Nardò. A Trepuzzi ci sono 15 morosi su 24. Morosità che vanno dai 15 mila ai 20 mila euro: a qualcuno è stato permesso di arretrarsi per tanto tempo e ora c’è la resa dei conti. Il problema è che ne pagano le conseguenze anche i condomini che non hanno colpa.
