CALIMERA- Potrebbero presto arrivare buone nuove per il piccolo Mattia, il bimbo di Calimera a cui è stata revocata l’indennità di accompagnamento dopo l’ultima visita presso l’Inps.
Dopo il nostro servizio, qualcosa si muove. Pare infatti che qualcuno lo abbia segnalato alla sede centrale Inps a Roma.
al bambino, nato con una malformazione alla gambina e costretto a portare un tutore, è stato tolto l’accompagnamento.
Era già successo e la nostra era stata una dura battaglia, che a marzo 2013 ottenne finalmente giustizia: al bambino fu confermato l’assegno di circa 480 euro al mese. Adesso la sua mamma lo ha portato nuovamente ad effettuare la visita prevista dall’Inps per verificare la “permanenza dei requisiti sanitari per usufruire di pensione, assegno e indennità di accompagnamento”.
Alla fine della visita, la diagnosi che non riconosce l’accompagnamento, arrivata come un macigno per mamma Roberta che denuncia il fatto che la patologia del bambino, molto rara, non è catalogata ed è per questo che, non comparendo nella tabella di riferimento dell’Inps, non è riconosciuta come malattia che necessita di accompagnamento. Quella di Mattia è una malattia genetica invalidante e degenerativa. A Napoli hanno approntato una diagnosi: la sindrome non ha ancora un nome, ma è la causa dei problemi scheletrici del bambino. Se ci fosse sinergia tra Inps e Registro delle malattie rare, le cose sarebbero diverse, migliori.
E ancora: nel referto Inps si dice che “la madre riferisce miglioramento della situazione” ma Roberta dice che non è vero, che lei non lo ha mai detto. L’unico aspetto che è migliorato è relativo alle ore in cui il bambino porta il tutore, che sono lievemente diminuite. Ora speriamo di poter dare presto buone notizie alla famiglia di Mattia.