Cronaca

Smontaggio dei lidi, primo passo verso la soluzione: “Regole che garantiscono ambiente e business”

LECCE- Tutti intorno ad un tavolo, insieme al prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta per cercare una soluzione che sia il più possibile condivisa rispetto alla questione dello smontaggio dei lidi salentini. Non erano presenti gli assessori regionali Di Gioia e Barbanente, al loro posto l’ingegnere Sergio De Feudis.

Presenti, invece, il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, Canestrini, il presidente Anci di Bari, il presidente degli operatori turistici di Gallipoli e Federbalneari. E’ stato proprio Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari, ad aver interessato il prefetto della questione.

La discussione è stata molto animata, perché, secondo gli addetti ai lavori, si creerebbe una concorrenza sleale tra imprese balneari italiane, visto che la normativa viene applicata in modi diversi a seconda delle zone. In alcune località e nella stessa provincia di Lecce molti lidi restano aperti anche l’inverno, mentre altri sono costretti a smontare tutto con grandi oneri e spese, compreso il mancato guadagno degli eventi che potrebbero essere fatti fino a Natale, inclusi gli eventi sportivi. Far smontare parte delle strutture balneari del Salento per pochi mesi l’anno è in controtendenza con il concetti di destagionalizzazione del turismo.

Tra pochi giorni, il 1 novembre i lidi del Salento dovrebbero eliminare parte delle strutture, che dovranno essere poi, riposizionate in primavera. La richiesta che la Regione sta esaminando è quella di considerare le attività balneari al pari delle altre, aperte dunque 365 giorni l’anno, con la possibilità di offrire i propri servizi ad una fascia di turismo che ( andrebbe coltivata nel tempo). Per fare salvo l’impatto sul paesaggio (che se nei mesi estivi non c’è, forse sarà ancora meno nei 5 mesi autunnali ed invernali), i gestori si dicono disponibili a rivedere le strutture amovibili rendendole compatibili con l’ambiente, se questo sarà utile a rimanere aperti tutto l’anno. Quello di oggi è il primo passo verso la soluzione: si elaboreranno delle regole che concilieranno le esigenze del business con la compatibilità paesaggistica.

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