Cronaca

Università islamica, spunta il nome di un altro imprenditore salentino

LECCE- Domani mattina l’amministratore della Red srl, società proprietaria del deposito dell’ex Deposito Tabacchi, in via Birago, l’avvocato Demojana, avrà la bozza definitiva di proposta di acquisto sul tavolo.

La richiesta della società proprietaria è di 12 milioni più Iva, ma con la ristrutturazione si arriva a 50 milioni: l’edificio non è in buone condizioni. L’idea di fondare a Lecce l’università islamica è ancora solo un’idea e per ora esistono solo le parole di Giampiero Khaled Paladini, 57 enne di Magliano convertitosi all’Islam, presidente di una confederazione di imprerse, che annuncia l’acquisto di un immobile grande 51 mila metri quadrati, ma da ristrutturare.

Il general contractor è un consorzio che aderisce a Confime, Icaf (International construction of Africa), braccio operativo del Confederazione Imprese Mediterranee. Paladini spiega che c’è di mezzo anche un altro imprenditore salentino, l’amministratore Vito Miggiano di Maglie, che starebbe realizzando dei lavori in Kazakistan: 100 ettari di urbanizzazioni. Per ora, a parte gli annunci, nessuna carta, nessun contratto nessuna richiesta, ma tanti no incassati per le poche informazioni che circolano su questo progetto. Martedì, come vi abbiamo annunciato, la Commissione Urbanistica del Comune di Lecce analizzerà la vicenda attraverso tutta la documentazione che riguarda l’immobile. Prima di parlare di università islamica in quel sito, bisogna ricordarsi che la destinazione d’uso di oggi è molto diversa e dovrebbe essere il Comune a cambiarla.

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