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Lecce
11 Dicembre 2023
Cronaca

Il mistero dell’Università islamica: tutti ne parlano, ma Comune e Imam non sanno nulla

LECCE- Martedì, a Palazzo Carafa, si riunirà la Commissione urbanistica, presieduta da Angelo Tondo, per approfondire le notizie della possibile apertura di un’università islamica nell’ex Deposito Tabacchi, in via Birago, immobile di proprietà della Red srl di Milano. Il presidente del Consorzio Asi vuole vederci chiaro, perché non c’è alcuna comunicazione alle istituzioni: nessuna lettera, nessun avviso, nessun documento sulle notizie che sono state diffuse. “Dobbiamo chiederci se dal punti di vista dell’inserimento urbanistico quel luogo sia idoneo o meno ad accogliere una struttura di questo tipo”- spiega Tondo. 51 mila metri quadrati dentro la città, per un investimento 50 milioni, per ora annunciato solo a parole, da parte di Giampiero Khaled Paladini, salentino 57enne di Magliano, convertitosi all’Islam due anni fa, presidente della Confederazione Imprese Mediterranee.

La massima autorità islamica sul territorio di Lecce, l’imam Saffedine, però, dichiara di non conoscere questo presunto investitore e di averlo cercato ripetutamente senza grandi risultati. Insomma, se non è una bufala, è sicuramente un mistero. “Tutta questa storia è uscita da una persona, Paladini Giampiero. Questa persona abita in Sicilia: non sono riuscito mai a discutere con lui. Personalmente non ho notizie, a parte le parole che sono emerse sui giornali”- spiega Saffedine.

L’imam ha anche chiarito che, una volta appresa la notizia, ha cercato di contattare più volte l’imprenditore, senza successo. “So che ha uno studio in via Templari, ma non so altro”- conclude Saffedine. E non ne sa nulla nemmeno il Comune di Lecce, che comunque dovrebbe essere chiamato in causa per mutare la destinazione d’uso. Il Consorzio Confime, secondo quanto annunciato da Paladini, dovrebbe acquistare la struttura nei prossimi giorni e per poi comunicare alla stampa nei dettagli l’operazione e gli intenti. Per ora il dibattito tra le istituzioni è aperto e ci sono molte perplessità: anche Gabellone, coordinatore provinciale forzista, ha convocato una direzione per discutere con alcuni sindaci e per accordarsi su una posizione unitaria.

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