SURBO- Tutto inventato: carabinieri mobilitati alla ricerca dei due presunti rapitori, acquisizioni di filmati e ascolti di possibili testimoni. Nel giro di qualche ora il presunto tentativo di rapimento di una bambina di Surbo, viene smontato, pezzo e pezzo e si rivela una bufala. Una di quelle notizie false che prendono corpo alimentate dalle paure e dalla fobia.
Tutto architettato da una ragazzina di 12 anni che alla fine crolla e confessa ai carabinieri di essersi inventata tutto per uno scherzo che presto però le sfugge di mano.
Registra un piccolo audio sul suo cellulare, è il racconto della brutta avventura vissuta qualche ora prima dalla sorella più piccola: due individui a bordo di un furgone giallo provano ad avvicinarla , e tentano di rapirla.
La registrazione viene messa su WhatsApp, e inviata ai compagni di scuola. Fa il giro della classe , arriva ai genitori, inizia a girare di cellulare in cellulare e nel giro di qualche ora a Surbo è allarme. La registrazione finisce nelle mani dei carabinieri che riescono a risalire alla bimba e alla sua famiglia. La raggiungono, la interrogano: cercano di capire se i maniaci che nelle ultime settimane hanno allarmato i comuni di Galatina e Ugento, individui intenzionati a portar via bimbi, abbiano colpito anche nel piccolo comune a Nord di Lecce.
Cominciano anche le ricerche del mezzo incriminato, un furgone color ocra con due persone mascherate a bordo. La ragazzina prova a tenere duro , ma i riscontri non ci sono. E alla fine confessa:”Ho inventato tutto”. L’allarme rientra con tanto di scuse, anche pubbliche , da parte della famiglia.