Cronaca

Lo strano caso del caicco “fantasma”

BRINDISI- Contrabbando e truffa. Sono finiti nei guai il titolare di una ditta individuale di Bari operante nel settore della locazione e noleggio, insieme ad altre 6 persone.

Stando alle indagini condotte dalle Fiamme gialle, la ditta in questione avrebbe dovuto usufruire di un caicco per attività turistiche o di noleggio, ma una volta intascati fraudolentemente finanziamenti regionali per circa 100.000 euro, lo ha lasciato marcire e affondare nel porticciolo Marina di Brindisi.

Inoltre, è stato accertato che il caicco era stato acquistato in Albania, ma introdotto in Italia senza aver proceduto al pagamento dei diritti di confine pari a oltre 24mila euro.

Ora il relitto, rimasto sul fondale per circa un anno, è stato sottoposto a sequestro, mentre le sette persone coinvolte, tra cui quattro baresi, un brindisino che opera nel settore della nautica e due tarantini, sono state denunciate dalla Sezione aeronavale della Guardia di finanza di Brindisi per truffa e contrabbando.

 Il titolare della ditta è anche accusato dell’utilizzo di un falso contrassegno d’individuazione e dell’utilizzo abusivo della bandiera.

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